L'intervento consiste nella formazione di un pavimento resinoso continuo, pigmentato in pasta, che si autolivella quando si indurisce. Mantiene costanti le caratteristiche chimiche e meccaniche nello spessore, compreso di solito fra i 2 e i 3 mm.
Quando si realizzano i pavimenti di luoghi dove sono presenti apparecchiature elettroniche come una sala operatoria di ospedale o un laboratorio di ricerca una caratteristica da considerare è la capacità di dissipare le carica elettrica superficiale.
Per rendere la pavimentazione conduttiva viene annegata nella resina, una rete di bandelle in rame, poi collegata all'impianto di terra, che consente l'allontanamento delle cariche elettrostatiche diventando antistatica.
Per questa lavorazione si utilizzano resine specifiche con valori più elevati di conduttività elettrica, in alcuni strati mischiate con fibre di grafite.
Il trattamento rende inoltre la pavimentazione antipolvere, impermeabile, resistente all'abrasione leggera ed agli agenti chimici aggressivi, facilmente pulibile, decontaminabile e di gradevole aspetto estetico.
Durante la lavorazione e alla fine della posa si verifica l'effettiva conduttività della pavimentazione e le sue caratteristiche di antistaticità attraverso un apposito test di conducibilità elettrica.
Indicato per esempio per pavimentazioni in: